Il pomodoro "siccagno" Bovalino è un’antichissima varietà della Riviera dei Gelsomini che ha un metodo di coltivazione consolidato nei secoli e che lo rende un prodotto speciale.
Le piantine messe a dimora ad aprile sono molto resistenti e non hanno bisogno di particolari cure. Necessitano solo di tanto sole, esposizione al caldo e pochissima acqua (vengono irrigate solo una volta appena piantate) perché l‘ortaggio si è trasformato durante i secoli in modo naturale adattandosi alla siccità e ai terreni argillosi che si auto-idratano del nostro territorio.
Si adatta benissimo alla coltivazione biologica ed essendo poco produttivo è stato abbandonato dalle colture intensive ed è ormai coltivato da pochi contadini e piccole aziende agricole.
Per questo motivo viene considerato un vero gioiello dell'agricoltura della Riviera dei Gelsomini, è un prodotto da proteggere e celebrare come ricchezza autoctona.
Si raccoglie dal mese di luglio in poi.
Peculiarità del pomodoro seccagno
Non essendo irrigata, la pianta ha pochi frutti che però presentano un’alta concentrazione di zuccheri, elementi nutritivi, vitamine e antiossidanti. È molto saporito con un giusto bilanciamento tra agrodolce e l’acidità tipica dei pomodori.
Come si conserva?
Per il consumo fresco si conserva in frigorifero per una decina di giorni.
Nella nostra tradizione utilizzato soprattutto per la produzione di salse e passate, essiccato e conservato sott’olio oppure per fare le tipiche fannacche di pomodori.
Abbinamenti
La salsa ottenuta con questo tipo di pomodoro è particolarmente dolce e gustosa, ideale per accompagnare primi e secondi piatti e per la pizza. Un prodotto rustico, sano e profumato, che si imporrà nelle vostre ricette preferite. ottimo anche fresco in insalata con basilico fresco, cipolla e abbondante olio extra vergine di Oliva "Ottobratico" .
gustate negli aperitivi delle caldi estati reggine.
Gustosissimi i pomodori secchi anche sulle bruschette e sul pane tostato.